INTRODUZIONE

A Vallata, in Irpinia, durante la Settimana Santa, i tradizionali riti della Morte e Resurrezione di Cristo hanno il loro culmine il Giovedì ed il Venerdì Santo.
La Rappresentazione della "Passione" del Giovedì Santo e la processione del Cristo Morto il Venerdì Santo, sono infatti per Vallata un tradizionale e spettacolare evento religioso, dalle origini molto remote, probabilmente tra i più antichi e particolari dell’intero Mezzogiorno d’Italia.

La vivacità economica del paese e il suo costituire un nevralgico snodo stradale determinarono lo stabilimento di una piccola ma fiorente comunità ebraica, specializzata nel commercio del bestiame, della lana e delle pelli, oltre che nelle consuete attività creditizie.
A tale presenza si ricollega la scenografica rappresentazione che, dopo la conversione forzata del 1541, assunse il significato di una catechesi pubblica severa nei confronti degli ebrei divenuti cristiani.
La rappresentazione inizia il Giovedì Santo con la consueta lavanda dei piedi, la cattura con il tradimento di Giuda, il processo davanti a Pilato e la flagellazione.
Si passa quindi al Venerdì Santo, giorno in cui viene ricordata la "Passione" di Cristo con una commossa rievocazione, molto diversa dalle sacre rappresentazioni  del medioevo.


- Testo tratto dal sito "Pluricentenaria processione del Venerdì Santo - Vallata (AV)" e rielaborato dal dott. Francesco Stanzione.
- Foto tratte dal sito  - Foto tratte dal gruppo di facebook Comitato Venerdì Santo.